La domenica mattina il cinema Apollo presenta un evento dal titolo "La gabbia dei maschi, stereotipi e miti della mascolinità".
La conferenza, introdotta e moderata da Gad Lerner, è dominata da voci femminili.
L'attenzione viene subito rivolta al rapporto fra sesso e potere, idea molto diffusa, anche inconsciamente, nella nostra società: secondo lo stereotipo, il sesso è maschio e, di conseguenza, anche il potere. In questo senso è l'uomo a condurre il gioco, è lui che concede quel piacere che la donna può solo ricevere. Tali stereotipi, strettamente dipendenti dalle ideologie religiose e sociali del luogo in cui si sviluppano, vengono smentiti dalla realtà dei fatti: l'uomo sta progressivamente diventando la donna del XXI secolo.
Secondo Laurie Penny il silenzio degli uomini sulla mascolinità è il problema più grande e con lei concorda Gabriela Wienerg: la classica "scuola di mascolinità" ripropone un "super-uomo", modello contrario alle attuali percezioni del sesso in questione. La mascolinità sembra un dono che solo le donne possono concedere.
Ma allora, di chi è la sessualità? JoAnn Wypijewski ci risponde senza tanti giri di parole: "non penso sia un problema, non penso che la sessualità sia solo maschile". Essa diventa quindi un piacere reciproco e non più un privilegio che l'uno deve concedere all'altro, in un'ottica di condivisione e non di sottomissione.
Come dice Gad Lerner: "L'orgasmo simultaneo è un'utopia, ma senza utopia non si fanno le rivoluzioni"
Silvia Garuti, Andrea Musso e Francesca Valente
Di seguito riportiamo il link del video contenente l'introduzione dell'evento da parte di Gad Lerner:
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