Che opportunità potrà mai dare una crisi economica? Nessuna.
Sembra una risposta implicita, sviluppata dalle singole
persone, dalle famiglie, dai giovani che ormai hanno perso la speranza per il
futuro. “La crisi è delle banche, il futuro delle scuole” sono gli striscioni
dei ragazzi che scendono in piazza in ricerca di una sicurezza per il loro
avvenimento.
Eppure Mariana Mazzucato e Jayati Ghosh , due professoresse
universitarie, la pensano in maniera diversa e propongono un incontro in piazza
castello dal titolo provocatorio:”la crisi è un’opportunità”.
Inizia il dialogo l’italiana Mazzucato, dalla formazione
internazionale, dice di non aver mai parlato di economia i italiano ma
nonostante questo è ben informata della nostra situazione, della situazione
europea: “In Europa c’è troppo stato e poco mercato, manca il dinamismo
americano.”
A suo parere stiamo imparando solo lezioni sbagliate, lo
stato è impegnato nel fixing, durante
le situazioni di grande bisogno, ma viene completamente dimenticato nel building. Tutto questo per logiche
sbagliate che fanno parte del pensiero comune della finanzia: le grandi
multinazionali sono indispensabili, i tassi di interesse delle banche devono
essere inclusi nel PIL e molti altri. In realtà tutti si prendono i rischi in
economia, tutti ne siamo coinvolti a differenza degli antichi miti che ci
vedono solo spettatori: bisogna demolire queste logiche e rinarrare le vecchie
leggende.
Del tutto nuova è invece l’India in continua crescita e
mutamento; la storia di questo paese ce la racconta Jayati Gosh in una maniera
del tutto nuova da quanto ci aspetteremo: “la crisi ci deve far ripensare al
modo in cui vogliamo crescere: per PIL o per condizioni di vita?”
<<Il governo indiano –ci dice Jayati avvolta in un
tipico vestito indiano sfumato in tutte le tonalità di rosa e con un sorriso
consapevolmente dolce- non conosce altra
via di sviluppo se non aprire le porte a investitori stranieri. Manca l’informazione
al popolo, che considera l’economia solo per cervelloni>>.
Quindi passa all’esempio Argentino, nella cui terra è stata prima
di arrivare a Ferrara. L’argentina è uscita a testa alta, senza aiuti dal FMI o
da altri enti internazionali: ha creato lavoro per il suo popolo.
Su questo punto insiste la Mazzucato che afferma che l’unica
soluzione per uscire dalla crisi è investire in novità, non serve aumentare i
tagli e ridurre i costi. L’Europa ha sbagliato perché a suo parere ha fatto ciò
che l’America ha detto di aver fatto, non ciò che ha fatto veramente. Sembra
tutto specchio della nostra vita comune questo intervento: bisogna aver fiducia
in se stessi. Quando c’è una vera visione di ciò che uno Stato può fare, si
riesce a coinvolgere persone di valore che costruiscano tramite una collaborazione
un’economia che serva a noi, alla popolazione, non alle banche.
Il trucco, o meglio il motto, di questa crisi non deve
quindi essere “YES, WE CAN” ma: CREDIAMOCI.
Silvia Garuti, Francesca Valente
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