E' proprio vero che "ogni scarrafone è bello a mamma soja"? E' vero che i figli rafforzano i matrimoni? E' giusto vedere mamma e papà come i propri migliori amici? A questi e a mille altri interrogativi hanno tentato di dar risposta Claudio Rossi Marcelli, Patricia Thomas e Irene Bernardini, oggi al Chiostro di San Paolo. All'espressione ormai troppo scontata "i figli rafforzano il matrimonio", controbatte Marcelli "io direi piuttosto che lo spaccano". E' pur vero che i figli mettono due persone sullo stesso cammino, ma solo dopo gli ostacoli del primo figlio, papà e mamma possono dichiararsi veramente al sicuro. Segue a ruota poi Patricia Thomas: "Se i genitori litigano per mettere al primo figlio una canottiera in più per uscire, dal secondo in poi improvvisamente questo diventa irrilevante".
Fare figli non è certo un obbligo: se non siete infatti abbastanza temerari, non addentratevi in questa avventura! Ma se invece lo siete, ricordatevi alcune semplici regole.
Primo: mai essere migliori amici dei figli. Anzi... Marcelli afferma che sono i suoi migliori nemici: da loro ogni giorno ottiene piccole vittorie e piccole sconfitte. "Loro" - come dice la Thomas - "i loro amici ce li hanno già". I figli infatti non sono e non devono essere il riflesso dei genitori, devono cercare piuttosto la consapevolezza di sé.
Secondo: motivare e valorizzare sempre i propri figli. Se non ricevono i giusti apprezzamenti da mamma e papà, crescendo potrebbero diventare sempre più insicuri.
Nonostante comportino impegni e responsabilità, i figli sono in ogni caso motivo di orgoglio e conforto; i bambini non sono infatti mai troppo piccoli per capire, come la figlia di Marcelli che, dopo aver chiesto a colazione al papà il motivo per cui vive con un uomo ed essersi sentita dire "perché è la persona che amo di più fra tutti gli uomini e le donne", accettando la risposta si rimette a mangiare il panino. Essere bambini significa non avere schemi sociali e pregiudizi.
E allora, non vale forse la pena nonostante tutto ampliare la famiglia?
Caterina Marzocchi, Chiara Cavazza
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