In quali condizioni versa l'Europa, la nostra Europa, la cui unione è ormai sempre più minacciata da dilaganti logiche nazionaliste e sovraniste? Cosa resta dell'originaria coesione sociale e territoriale tra gli Stati membri dell'UE, fondamentale prerogativa della sua formazione? Che cosa significa al giorno d'oggi essere cittadini europei? Quale rapporto intercorre tra l'Europa e l'Italia, considerate le recenti problematiche riguardanti l'immigrazione e la prepotente diffusione di movimenti antieuropeisti? Quale ruolo ha il nostro paese all'interno dell'Unione?
Siamo protagonisti di un momento storico in cui vediamo svanire poco a poco valori quali solidarietà e democrazia, che nel 1946 costituirono le basi del celebre discorso di Winston Churchill a proposito della necessità della creazione degli "Stati Uniti d'Europa". E proprio ora porsi domande come queste è urgentemente necessario per comprendere il nostro ruolo di cittadini all'interno del cambiamento della realtà economica e politica in cui viviamo, di fronte al quale non possiamo più limitarci ad essere spettatori passivi. La risposta a questi e a tanti altri quesiti costituisce l'argomento di numerosi interventi previsti per questa edizione del Festival di Internazionale, centrati appunto sul tema dell'Europa e dei suoi cittadini. Tra questi da segnalare alcuni incontri:
05/10, 16.30, Aula Magna Giurisprudenza
Un’Europa a misura di cittadino
Sussidi, salario minimo, reddito di cittadinanza: come i paesi europei ridisegnano il welfare
06/10, 11.00, Teatro Comunale
Uniti si vince
Le forze euroscettiche avanzano in tutta Europa. Il voto per il parlamento europeo del 2019 sarà decisivo per l'Unione
06/10, 14.00, Aula Magna Giurisprudenza
L’idea giusta nel modo sbagliato
Perché nel momento più critico della sua storia l’Unione europea non ha saputo arginare la deriva populista e nazionalista
07/10, 11.30, Ridotto del Teatro Comunale
Presentazione del libro Europa identitaria di Andrea Palladino
07/10, 16.30, Teatro Comunale
Lo stato finzione
Dopo decenni di globalizzazione il nostro sistema politico è diventato obsoleto. Il risorgere dei nazionalismi è un segno del suo declino irreversibile.
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