sabato 6 ottobre 2018

Quando la democrazia diventa populismo

Il populismo rischia la scomparsa. Tutti gli intellettuali più in vista sulla scena politica italiana si preoccupano per la scomparsa della sinistra in politica.
Manca la presenza della voce del popolo, un richiamo alla sovranità popolare che appartiene al passato.

Il malessere popolare, nasce da una sfiducia verso la politica ormai giudicata monotona e costellata da partiti 'ibridi' incapaci di prendere decisioni che seguano una posizione fissa. Gli italiani sono per tradizione populisti ed attualmente viene richiesta sempre di più una democrazia immediata fra popolo e chi comanda.  Macron, attuale Presidente della Repubblica francese, si è presentato come candidato anti-sistema e ha utilizzato strumenti di natura populista per presentare il suo programma di contenuto non populista.
 Egli ha vinto le elezioni poiché si è posto come 'alleato' del popolo. Ciò che il popolo sta cercando di fare è di tornare alla sovranità passata che si prospetta come un sogno irrealizzabile.
 La maggioranza che forma il movimento populista è composta da 'uomini in crisi' minacciati dalla scomparsa del patriarcato e dalla ripresa dei movimenti femministi. In un clima di incertezza su chi possa comandare, si tende a 'prendere le redini' della situazione credendo in un popolo sovrano senza limitazioni.
L'uomo dovrebbe 'uscire dalla sua crisi', e cominciare a credere nel potere della democrazia, tralasciando l'utopia di un futuro di sovranità.
 Per di più, la globalizzazione ha eroso le frontiere territoriali e ed ha dimostrato l'impossibilità di adottare  confini nazionali di applicazione delle leggi, legate ad una sovranità popolare ed al protezionismo.
Il tempo passato in rete, inoltre,  sembra essere collegato alla crescente sfiducia negli altri: è necessario creare una nuova comunità di relazioni interpersonali.  Questo è, in pillole, il pensiero degli autori di Popolocrazia Ilvo Diamanti e Marc Lazar, impegnati in un dibattito con la filosofa Ida Dominijanni e coordinati dalla presentatrice  Eva Giovannini, venerdì 5 al Teatro Nuovo               
       
 Chiara Marchesin e Anna Di Garbo

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