Qui a Ferrara sin dal primo giorno si parte a mille.
Come ogni anno il Festival dell’Internazionale non delude
mai e i primi a spingerci in questo intenso vortice di cultura sono i ragazzi
dei Licei Roiti e Ariosto di Ferrara insieme a Paolo Benanti dell’Università
Gregoriana e il giornalista Massimo Mantellini.
L’intera chiacchierata semiseria (così hanno
deciso di presentarla) era incentrata su alcuni spunti di riflessione presentati
dagli studenti in seguito alla lettura collettiva del libro di Mantellini, Bassa
Risoluzione.
A dare il via al momento di riflessione sono
stati i ragazzi che, dopo aver commentato il libro, hanno deciso di
rappresentarne, attraverso delle brevi scene teatrali, le problematiche
riguardanti il rapporto con la tecnologia ai giorni nostri.
La prima rappresentazione permetteva al pubblico di riflettere sul duplice valore dei social network: da luogo di raccolta foto di effimera notorietà a sede di indelebili ricordi facilmente reperibili da un algoritmo.
In un secondo momento ci hanno ricordato la potenza sociale delle fake news ricreando come vengono manipolate le notizie e che effetti producono una volta che passano di bocca in bocca.
Gli studenti hanno smentito tutti i classici pregiudizi sui teenager disinteressati e alienati dall'eccessivo impiego della tecnologia.
Si sono dimostrati infatti coinvolti da una tematica così vicina a loro e non solo hanno dimostrato di poter fare tesoro di un'esperienza di questo calibro, ma anche di essersi appassionati fino in fondo all'argomento.
L'incontro è stato così un importante momento di rivincita per tutti gli studenti che hanno partecipato.
Alessandra Cordiano
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