"Nelle proprie foto si è autore, soggetto e pubblico", sostiene Concita De Gregorio, autrice del libro Chi sono io?, collezione delle storie di cinque fotografe da lei intervistate. All'incontro tenutosi nella Sala Estense, insieme all'autrice erano presenti la psicanalista ferrarese Chiara Baratelli, sette studentesse del Liceo Roiti di Ferrara, in qualità di intervistatrici, e la fotografa Silvia Camporesi, una delle donne protagoniste del libro.
I punti cardine del suo testo ruotano attorno ad argomenti come la costruzione dell'identità, il contrasto intrinseco tra e selfie e autoritratto ritenuto una prerogativa prettamente femminile.
Ampio spazio è stato poi riservato alle domande delle sette giovani intervistatrici. La prima studentessa ha chiesto come mai le fotografe preferiscano immortalare momenti di dolore piuttosto che quelli di felicità. Sia l'autrice che la fotografa hanno quindi affermato che tutte le espressioni d'arte nascono dalla sofferenza e dalla presenza di disordine, caratteristiche che l'uomo cerca invano di eliminare.
L'intervista è continuata discutendo sul rapporto tra le persone e i social, su cosa succede a un fotografo quando guarda se stesso, e sull'importanza e sulla valenza del colore rosso nella fotografia.
Questo incontro è risultato una critica alla mentalità "dell'apparire" che invita il pubblico ad esprimere se stessi piuttosto che l'immagine che gli altri vogliono vedere.
Filippo Novelli, Federica Sossella
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