Con questa frase Claudio Rossi Marcelli ha aperto l'incontro tenutosi al Festival di Internazionale a Ferrara sottolineando le differenze tra i diritti dei vari stati europei. Infatti, è possibile suddividere il continente in tre macroregioni: la zona verde, comprendente la Penisola Iberica e l'Europa Occidentale, che riconosce i diritti civili all'interno della loro società; la zona gialla, ovvero l'Europa Meridionale, che vorrebbe ma non è in grado di ottenerli; e infine l'Europa Nord-occidentale, la cosiddetta zona rossa, che addirittura li vieta dalla Costituzione.
A discutere di quest'ultima sono saliti sul palco Yuri Guaiana, attivista militante e per mestiere, Marta Lempart, attivista e femminista polacca che organizza manifestazioni a sostegno dell'aborto, e Daniele Viotti, eurodeputato che ha promosso i diritti LGBT tra i parlamentari. Un caso particolare che hanno cercato di analizzare è stato quello della Romania, Stato in cui si cerca di lottare contro l'idea conformista di una famiglia formata solo da un uomo e una donna, lotta ostacolata dalla Chiesa e da un partito socialista che vieta i loro diritti. A peggiorare la situazione sopraggiunge la Russia che sta cercando di influenzare l'Unione Europea con la sua omofobia costruendo "campi di concentramento" in cui vengono rinchiusi membri della comunità LGBT.
Secondo i tre propagandisti e il pubblico presente, è arrivato il momento di cessare di essere gentili e di negoziare, occorre, ora più che mai, prendere una posizione e combattere al fine di ottenere la vittoria.
Simona Babbi e Elisabetta Ceresero
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