domenica 7 ottobre 2018

Il fascismo raccontato attraverso i fascisti

Mai prima d'ora era stato scritto un libro che ricostruisse in maniera fotografica i momenti storici che hanno portato alla nascita del fascismo. Di questo parla M. Il figlio del secolo, l'ultimo romanzo di Antonio Scurati, che descrive un periodo molto più complesso e misterioso di quello che sembra. 
L'autore, attraverso solamente documenti e fonti storiche verificate, usa la forma del romanzo per raccontare l'ascesa al potere di Benito Mussolini. Lo fa in quanto appartenente ad una generazione che lui definisce l'ultima ad essere colpita dall'esplosione di questo momento storico e la prima a non esserne ferita, così da potersene riappropriare narrativamente senza seguire gli schemi preimpostati degli autori del dopoguerra, quali Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini. 
Il motivo per cui continuiamo a parlare di questi temi è la Storia stessa. Infatti l'autore sottolinea la mancanza di senso della Storia che caratterizza l'attuale generazione, che ha bisogno di un sentimento più largo del tempo in quanto i problemi, secondo lui, non si risolvono con la cronaca. Viviamo in un'epoca di confusione cognitiva, etica e politica per cui siamo sempre più spettatori di noi stessi, delle nostre stesse vite e della sofferenza degli altri: al pubblico non è più chiesto di distinguere la finzione dalla realtà.
Nel romanzo sono presenti molte assonanze involontarie tra quello che l'autore scrive e ciò che succede oggi: un esempio è la violenza. Proprio a questa l'autore ha dedicato larga parte dell'incontro spiegando come proprio con la violenza Mussolini sia stato in grado di prendere il potere.
L'incontro si è chiuso con un interrogativo: ma gli italiani si girano dall'altra parte?


Beatrice Culotta e Martina Piscitelli

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