
Questo modello non è soverchiabile, citando Lucia Annunziata, "è un treno che perde i vagoni" lasciando come ultimi i deboli, i meno abbienti. La povertà è scarsa cittadinanza e per questo necessita di servizi efficienti e soluzioni innovative.
La mancanza della sinistra e della sua traballante posizione in Italia è stato il tema del dibattito fra Besker, Branbergen, Braun, Broder e Lucia Annunziata tenutosi il 5 ottobre presso il Teatro Comunale.
Secondo lo storico inglese David Broder "la sinistra imita il partito leggero, del leaderismo e populismo" trovando soluzioni facili e risolutive, conquistando i voti della popolazione,ma tralasciando la rappresentanza degli ultimi. Dovrebbe quindi mettere al centro della propria lotta la cultura e la formazione per superare quel pessimismo che vela la speranza di un futuro migliore. Per creare una contro-egemonia serve quindi un orizzonte utopistico che abbracci la battaglia per conferire dignità al lavoro e la scossa per rianimare lo spirito di cambiamento.
La sinistra, dovrebbe domare il capitalismo e non "assopirsi" sulla globalizzazione, dovrebbe, ma questo non avviene perché si è adagiata sul progresso tecnologico e sul multinazionalismo.
In conclusione, tutti gli ospiti si sono trovati d'accordo nell'affermare che le strategie per migliorare la situazione sono creare e gestire la produzione della ricchezza e concepire il potere come un alleato, volto alla riorganizzazione del bene comune.
Chiara Marchesin, Benedetta Crivellaro
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